Ogni anno mezzo milione di persone si ammalano di malaria. Ogni minuto un bambino muore a causa della malaria. La malaria è causata da un parassita trasmesso dalle punture di zanzare. La malaria è curabile. Il tempo di diagnosi può durare fino a 30 minuti. Un microscopista deve contare tutti i parassiti in un campione di sangue.
I giocatori di MalariaSpot sono invece virtuali “cacciatori di malaria” che potrebbero aiutare a diagnosticare la malaria in tutto il mondo semplicemente partecipando al videogame.
Il gioco on line (per bambini ed adulti) è abbastanza semplice: invece di sparare ai “nemici virtuali”, si dà la caccia al parassita della malaria. È stata questa l’idea di Miguel Luengo Oroz, ricercatore dell’Università Politecnica di Madrid: un appassionato di videogiochi, che ha deciso di utilizzare l’intelligenza collettiva di chi pratica i videogiochi per aiutare a diagnosticare malattie che uccidono migliaia di persone ogni giorno. Sfruttando il programma Research Grants di Amazon Web Services (la piattaforma di “cloud computing” di Amazon), Luengo Oroz ha dato vita a “MalariaSpot” – c’è anche la versione app per Pc e smartphone (Android, iOS) – in cui il “cacciatore di malaria” ha un minuto per rilevare i parassiti in un vero campione di sangue digitalizzato. Dopo un breve tutorial, i giocatori non devono far altro che indicare e colpire con un “tap” le cellule malate, evitando di sprecare preziosi secondi su quelle sane.
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