La Sala Filmstudio 90 è stata posta sotto sequestro giovedì 21 gennaio alle 16.30 dal Tribunale di Varese: un provvedimento sconcertante che merita un’immediata riflessione da parte di tutti coloro che sono attenti alla cultura e alla sua divulgazione. Venerdì 22 gennaio alle 11.30 si è tenuta una conferenza stampa in via Monte Golico, 14 a Varese per comunicare all’opinione pubblica cittadina le ragioni della storica Associazione varesina, che ha appena compiuto 25 anni di attività, in merito a questa iniziativa penale.
Per parte nostra, come testata giornalistica che da più di dieci anni fa riferimento a Filmstudio 90, possiamo solo testimoniare l’assoluta trasparenza e liceità delle attività culturali di chi ci ha ospitato. Una correttezza che è stata apprezzata anche e soprattutto dagli oltre settanta stagisti del Corso di Scienze della comunicazione dell’Università dell’Insubria che si sono avvicendati nella nostra redazione, ancora oggi attiva grazie a loro e più recentemente anche con l’apporto di laureati dell’Università degli Studi di Milano, reclutati tramite il COSP dell’ateneo milanese. La loro formazione, che ci è sempre stata a cuore, non si sarebbe potuta compiere senza Filmstudio 90: una realtà che centinaia di altre associazioni e singoli operatori culturali ha sempre apprezzato per la fattiva presenza sul territorio della provincia di Varese, e oltre i suoi confini. Sta soprattutto a loro confermare, come noi facciamo volentieri qui e adesso, che le attività culturali promosse sono sempre state nei binari di una legalità che l’Associazione ha spesso evidenziato proprio nell’ambito delle sue iniziative a 360 gradi anche in ambito sociale.
Per quanto riguarda poi la sala cinematografica di via De Cristoforis, nello specifico, possiamo solo dire – essendo la sede della nostra redazione contigua – che l’attività di gestione ci è sempre apparsa estremamente rispettosa delle leggi che regolano la vita associativa. Guardiamo dunque con fiducia all’azione dei legali dell’Associazione, che intendono presentare un ricorso urgente al provvedimento, con l’intento di garantire al più presto la riapertura del locale.
Ci auguriamo infine che ogni equivoco sia sciolto e che la sala di via De Cristoforis torni al più presto alla sua normale programmazione.