Sabato 24 gennaio, dalle ore 9.30 alle 11.30 presso il Centro Congressi “Le pinete” di Via Pinete, 2 Viggiù, si terrà un convegno dal titolo: “Economia prossima ventura e il destino dei piccoli luoghi. Idee e riflessioni per il futuro di Viggiù ed il suo territorio”.
Da tempo la comunità viggiutese, si interroga su come affrontare la crisi di identità e le difficoltà di programmare interventi di medio/lungo termine che accomunano le realtà dei piccoli luoghi come Viggiù. Grazie al Centro Studi della SOMS, intitolato a Monsignor Gianni Danzi, nato tre anni fa in occasione del 150° anniversario della Società di Mutuo Soccorso con l’obiettivo di promuovere il territorio, è maturata la convinzione che esista la possibilità di un rilancio per Viggiù.
Il convegno è promosso da Società di Mutuo Soccorso di Viggiù e dall’Amministrazione comunale che ha subito fatto propria l’iniziativa, organizzato in collaborazione con l’Unità di Studi interdisciplinari per l’Economia Sostenibile della LIUC – Università Cattaneo diretto dal Prof. Dipak Pant , vuole essere soprattutto un tavolo di lavoro per cercare di porre le basi, grazie all’interesse dimostrato da UNIASCOM Varese, Unione degli Industriali della Provincia di Varese e Coldiretti Varese per la costruzione di un vero e proprio progetto interdisciplinare che coinvolga la comunità di Viggiù e il territorio circostante.
Interverranno:
–Avv. Antonio Chierichetti, rappresentante UNIASCOM Varese.
–Dott.ssa Paola Margnini, responsabile Ufficio Studi, Unione degli Industriali della Provincia di Varese.
–Prof. Dipak Pant, antropologo ed economista è il fondatore e coordinatore dell’Unità di Studi Interdisciplinari per l’Economia Sostenibile presso l’Università Cattaneo (LIUC), di Castellanza.
–Dott. Francesco Renzoni, Direttore Coldiretti Varese.
–Dott. Luigi Roth, viggiutese d’adozione, dirigente di importanti aziende italiane, Presidente del Gruppo Lombardo e vice presidente della Federazione Nazionale dei Cavalieri del Lavoro. Presentazione e moderazione del convegno di Lisetta Buzzi Reschini, Giornalista de “La Prealpina”.aa
