L’imminente Expo secondo Vandana Shiva avrà un senso “solo se parteciperà chi s’impegna per la democrazia del cibo, per la tutela della biodiversità, per la difesa degli interessi degli agricoltori e delle loro famiglie e di chi il cibo lo mette in tavola”.
Per questa ragione insieme a Navdanya International, organizzazione presieduta dalla scrittrice ambientalista e con la quale Banca Etica ha un protocollo di collaborazione, Banca Etica intende portare anche il punto di vista della finanza etica a Cascina Triulza, il padiglione della società civile promosso da tante organizzazioni italiane e internazionali a Expo 2015.
Banca Etica da sempre è impegnata su questi temi, al fianco di campagne come “Sulla fame non si specula“, con la scelta di finanziare l’agricoltura capace di produrre valore sociale e ambientale e stimolando una riflessione culturale che faccia emergere un modello di sviluppo capace di superare la dicotomia tra la produzione economica e la conservazione della natura, armonizzando gli obiettivi economici con la tutela di questo patrimonio.
Nei prossimi mesi Banca Etica si confronterà con i soci e clienti e con le organizzazioni e imprese che lavorano per una “nuova economia”, perché insieme si dia forza al modello che tanti movimenti contadini propongono da decenni, quello migliore per garantire la salute del pianeta, il diritto al cibo e a un lavoro dignitoso per tutti.
In allegato tutto l’articolo pubblicato su Huffington Post.