Inizia giovedì 30 Ottobre l’edizione numero quattordici di Un posto nel mondo, il progetto che coniuga i linguaggi audiovisivi con aperture e suggestioni provenienti dalle tematiche sociali. Percorsi di cinema e documentazione sociale, quindi, per un programma dalla durata ben più lunga rispetto ai soliti festival, per “dare una scossa all’apatia e alla sonnolenza e soprattutto costruire qualcosa che incida il più possibile sul nostro territorio”, come ci spiega Giulio Rossini alla conferenza di presentazione. Un posto nel mondo è riuscito anche quest’anno a portare tematiche attuali nel territorio della provincia, valorizzando e collaborando con gli enti locali che quotidianamente sono attivi nei vari ambiti del volontariato e della promozione sociale. La lunga manifestazione interesserà infatti numerose città della zona: Varese, Gallarate, Saronno, Besozzo, Busto Arsizio e tante altre, con un ricco programma che si protrarrà fino al 12 Dicembre.
Si snoda all’interno del progetto la terza edizione di Documentamy, il concorso riservato ai corti a tematica sociale, che si avvale della collaborazione del Festival Cortisonici. Per quest’anno Documentamy propone un concorso con cinque opere attentamente scelte dalla giovane redazione di Cinequanon, la rivista di critica musicale promossa da Filmstudio90, opere che saranno visionate da una giuria composta da Massimo Donati (regista milanese), Nicola Falcinella (critico cinematografico) e Matteo Inzaghi (giornalista e direttore di Rete55). Il focus per l’edizione 2014 sarà invece il film d’animazione, con una nottata di animazione raccontata da Cristina Formenti e una tavola rotonda di sabato 8, con approfondimenti a cura di Giorgio Ghisolfi (regista e animator)e e Thomas Martinelli (direttore di DOCartoon).
Le sezioni che compongono la manifestazione sono le stesse di sempre: “Il racconto della realtà” con documentari e cinema non fiction di respiro internazionale; “Famiglia, affido, accoglienza” a cura della cooperativa sociale La casa davanti al sole; “Così lontano, così vicino” per uno sguardo sulle tematiche umanitarie o film sull’handicap. Il percorso “Storie di integrazione” propone invece un film sui richiedenti asilo (Terra di transito, di Paolo Martino) e sullo sfruttamento nel mondo del lavoro (Se chiudo gli occhi non sono più qui, di Vittorio Moroni); da segnalare la partecipazione e l’impegno della cooperativa Lotta contro l’emarginazione. Non mancherà ovviamente uno dei temi sociali più caldi negli ultimi anni, il lavoro, all’interno della sezione “Sguardi sul lavoro”, che propone opere audiovisive di grande impatto e attualità; Umberto colombo, segretario della CGIL di Varese, ricorda a questo proposito l’importanza della documentazione sociale, visto il particolare momento storico, e anche “la resistenza culturale e l’impegno continuo” di Filmstudio90 all’interno del panorama culturale del territorio. I film saranno proiettati in varie località della nostra provincia, grazie anche alla partecipazione e alla disponibilità delle numerose ACLI locali.
Da segnalare inoltre la collaborazione con VareseNews e Glocal che porterà alla proiezione del film The act of killing (di Joshua Oppenheimer) e allo spettacolo teatrale African requiem di Isabella Aragonese, dedicato a Ilaria Alpi. Altri eventi che arricchiscono la rassegna saranno lo spettacolo teatrale La terra dei fuochi di Michele Todisco e il concerto jazz di Max De Aloe Quartet, che coniuga malattie mentali, pittura e musica.
Una rassegna dal programma molto ricco e variegato, dislocata in varie città della provincia, che sa coniugare il piacere del linguaggio cinematografico con l’impegno del documentario e ribadire così l’importanza dell’informazione come “veicolo di conoscenza di quello che accade nel mondo”, come ci ricorda Giulio.
In allegato tutto il programma
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